glossario Tipologie di mascherine

  2841 Salute

Il glossario Tipologie di mascherine di uso sanitario si compone di 39 termini. La difficoltà maggiore è stata far coincidere il numero di termini trovati nelle varie lingue, poiché in generale abbiamo notato che alcuni elementi frequenti in alcune lingue non si trovavano in altre, e viceversa. Ad esempio in tedesco esiste un particolare spray che viene applicato sempre sulla mascherina per una maggior protezione, ma nelle altre lingue non esiste nulla del genere. Oppure in inglese e in spagnolo esiste una distinzione tra mascherine utilizzate dai pazienti e mascherine utilizzate dagli operatori sanitari, distinzione che invece non è presente in italiano o in tedesco.

AutoreMatilde Benati Vallone, Sofia Caprara, Martino Gandi, Michela Medici
data compilazione7 dicembre 2020
Settore Eurovoc28 QUESTIONI SOCIALI
argomento eurovocMT 2841 Salute
parole chiavecovid19, sarscov2, coronavirus, mascherina, dispositivo di protezione individuale, filtraggio
argomentoTipologie di mascherine
lingueit, en, es, de
n. voci39

Parlando dei problemi affrontati nel glossario Tipologie di mascherine per le singole lingue:

Per quanto riguarda l’inglese, il problema principale è stato la massiccia presenza di sinonimi molto specifici per indicare lo stesso oggetto, che ha portato ad avere un’abbondanza di termini rispetto alle altre lingue. Inoltre, siccome l’inglese è la lingua ufficiale di moltissimi paesi nel mondo, abbiamo dovuto tenere conto di tutti i termini utilizzati. Pur non trattandosi di varietà regionali, ma di termini appartenenti all’inglese standard, non avremmo potuto liberarci del termine senza averne prima analizzato con cura l’importanza. L’inglese è stata la lingua in cui abbiamo dovuto eliminare il maggior numero di termini, in seguito inseriti nelle note o nel campo sinonimi.

Anche in spagnolo i problemi sono stati simili. In primis, dunque, la massiccia presenza di sinonimi per indicare lo stesso oggetto (in particolare per le mascherine auto filtranti, il nasello e gli elastici), con una conseguente abbondanza di termini rispetto ad altre lingue di lavoro. Un altro piccolo ostacolo è stato inoltre l’assenza di alcuni termini molto presenti invece nei documenti in altre lingue (es.: lo spray disinfettante da applicare sulle mascherine, molto ricorrente in tedesco ma completamente assente nei testi ufficiali in spagnolo e in inglese). In generale, è stato piuttosto complicato riuscire a far coincidere le quattro lingue; questo ci ha fatto capire quanto ogni paese sia diverso dall’altro e abbia le proprie particolari situazioni, peculiarità ed esigenze.

In tedesco invece il problema è stato un altro: si trovavano molti equivalenti per i termini più generali, ad esempio “mascherina chirurgica”, mentre i sinonimi per i termini più specifici erano quasi inesistenti.  Inoltre, sui siti normativi era difficile trovare degli equivalenti che fossero chiari rispetto alle altre lingue e soprattutto è stato difficile trovare termini quali nasello o le altre componenti della mascherina. Come invece già menzionato sopra, veniva posta particolare attenzione su degli spray disinfettanti da applicare sulle mascherine, sul corretto utilizzo di esse e su quale differenza ci fosse tra tutte le mascherine presenti in commercio.

In italiano il principale problema è stato la presenza di termini simili ma con lievi differenze in testi con un grado di affidabilità pressoché uguale. La ricerca si è resa complicata anche a causa dell’assenza di termini presenti in altre lingue, soprattutto in inglese. Vi è stata anche una iniziale difficoltà nel reperimento di versioni ufficiali di alcuni testi legislativi e normativi, risolta poi con l’affinamento della ricerca e l’utilizzo di piattaforme affidabili da cui scaricare per intero le versioni ufficiali di questi testi.

Conclusioni

Durante le ricerche per il glossario Tipologie di mascherine abbiamo capito che esistono in effetti varie tipologie di mascherine, di tipo medico e di tipo non medico. Tra le mascherine di tipo medico le due macro categorie sono le mascherine chirurgiche e i respiratori. Le mascherine chirurgiche sono quelle che offrono il minor grado di protezione, mentre invece i respiratori offrono un grado di protezione maggiore, a seconda del filtraggio delle particelle (FFP2, FFP3, ecc.). Abbiamo inoltre appurato che Stati Uniti, Europa, Cina, Australia e Nuova Zelanda, Corea e Giappone hanno delle sigle diverse per indicare gli standard di filtraggio delle mascherine, ma che comunque questi sono molto simili tra loro, per cui le varie sigle stanno semplicemente ad indicare che quel tipo di mascherina è stato approvato in un paese anziché un altro. Per quanto riguarda le parti che le compongono, sono diverse in base alla tipologia di mascherina, ma quelle principali sono il filtro, gli elastici e il nasello.

Le mascherine non mediche, invece, sono le mascherine in stoffa utilizzate al di fuori dagli ambienti ospedalieri, nella vita di tutti i giorni. Per queste non esistono prove scientifiche sul fatto che offrano un’effettiva protezione, ma sicuramente riducono il diffondersi delle particelle potenzialmente infette. Di questa categoria fanno parte sia le mascherine in tessuto acquistate che quelle “fai da te”. È anche vero che alcuni modelli di mascherine fai da te hanno un apposito spazio per l’inserimento di filtri certificati, ad esempio FFP2.

Corpus di testi   

Inglese:

Spagnolo:

Tedesco:

Italiano:

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